MEX RASNA THUI AME!

Gli Etruschi sono qui!

Sono tornati. Ma sono mai scomparsi davvero? Ne dubitiamo!

Quando si cominciarono a vedere in televisione ed al cinema le prime pellicole con trame che narravano di vicende storiche risalenti ai secoli poco prima e poco dopo Cristo, si chiamavano film fantastici, sandaloni, peplo.

Negli ultimi anni però si è andata accrescendo quella che è via via diventata una passione per migliaia di persone in tutto il mondo: la rievocazione storica e l’archeologia sperimentale al di là delle semplici manifestazioni a carattere folcloristico. Quindi si è sentito il bisogno di mettersi in comunicazione tra "interessati", quantomeno tra quelli a portata di mano e questo ha dato vita a gruppi che si conoscono tra loro e che condividono momenti di grandi cene intorno a un fuoco, di pochissimo sonno, di chiacchierate infinite, di gioco, di divertimenti, di travestimenti ma soprattutto di amore per la storia e per il proprio retaggio tanto da volerne riproporre vari aspetti nel modo piu’ fedele possibile..

L’obiettivo è quello di alimentare quel processo rievocativo la cui conclusione si chiama Ritorno Rasna.

Ci si basa su di un’idea semplicissima: integrare le forze con iniziative coinvolgenti per tutti gli appassionati di rievocazione etrusca con serietà ed allegria grazie anche all'entusiasmo di chi ha deciso di mettere a disposizione il proprio tempo per fare partecipe, motivare, aprire un dialogo con chi non sapeva di avere una passione in comune con tantissimi altri "amici".

Le idee semplici sono spesso le più efficaci. Lo dimostra il fatto ci si prefigge di diventare un punto di riferimento, principalmente nel Lazio, per tutti quegli appassionati che cercano un valido e significativo contributo, non solo accademico, nel campo della rievocazione storica del periodo prima di Roma.

Cosa offrire? Innanzitutto la propria immagine che cerca di essere il più fedele possibile sia nell’aspetto che nei materiali usati, ai dettami dell’epoca e poi la presentazione e la spiegazione di usi e costumi degli Etruschi con particolare attenzione alla vita quotidiana.

Una struttura capace non soltanto di gestire incontri e presenze ad eventi di varia natura (culturali, didattici ecc.), ma anche di portare avanti iniziative: poiché le vie della comunicazione sono praticamente infinite grazie anche all'uso di Internet, si possono avere informazioni in qualsiasi momento tramite la posta elettronica (ritornorasna@reborn.com) o consultando questo blog, in funzione dal mese di ottobre 2009 ed in ed in continua evoluzione oppure collegandosi alla nostra pagina su Facebook.
Appassionati che non si limitano ad «assistere», ma che vogliono mettere in atto e soprattutto condividere la propria fantasia con chi vuole e sa divertirsi in armonia col prossimo.

Ci sono molte strade per giungere a questo, ma con l’aiuto di Tinias se ne conoscono a sufficienza tanto da aiutare non pochi appassionati a percorrerle!


giovedì 28 gennaio 2010

Archeologia gastronomica: rievocando l'acquacotta

Prosegue il viaggio tra gli antichi sapori apprezzati ancora oggi: l'acquacotta è un piatto tipico della Toscana e dell'Alto Lazio, zone etrusche per eccellenza. Non ne esiste una ricetta vera e propria, infatti ci sono varianti da zona a zona, possiamo dire che ogni famiglia ha la sua ricetta personale. Quella presentata è una delle più tradizionali in quanto non si fa uso di pomodoro o di peperoncino, come invece avviene in altre preparazioni dello stesso piatto.

martedì 12 gennaio 2010

Rievocando ricette antiche.

IL SUOVETAURILIA: 'Su' ablativo di 'sus'; 'ove' ablativo di 'ovis'; 'tauro' ablativo di 'taurus'; 'ilia' suffisso di aggettivo; 'facere' è sottinteso. La forma contratta latina non è altro che la forma etrusca estesa di ' fare un sacrificio per mezzo di un suino, di un ovino e di un toro'.
Dal I secolo a.C, i romani Varrone e Catone usano 'porcus' cioè maiale al posto di 'sus', 'agnus' cioè agnello al posto di 'ovis' cioè pecora e 'vitulus' cioè 'vitello' al posto di 'taurus' vale a dire 'toro'.
Se consideriamo che per il rito venivano utilizzate le interiora degli animali, del resto che si faceva? Si buttava? Ma nooo... Basta scegliere animali dalle carni più tenere e viene fuori ciò che potete apprendere seguendo il seguente mio esperimento: