E' il 170° anniversario della scoperta dell'Ipogeo dei Volumni e intorno alla sfilata di “Velimna – Gli Etruschi del fiume” si è creato molto interesse e molta curiosità soprattutto dopo l'"assaggio" lungo Corso Vannucci a Perugia, in cui è stata portata una delle urne della necropoli del Palazzone riprodotte nei laboratori della Pro Ponte, e la partecipazione del gruppo all’ultima edizione del Natale di Roma, esperienza quest’ultima che ha fatto pervenire all'associazione le felicitazioni anche del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Nella sfilata di giovedì 2 settembre le urne portate in parata erano ben sei, ma l'attenzione e la curiosità sono state rivolte maggiormente alla ricostruzione dell'Ipogeo stesso, simbolicamente rappresentato dalle sue capriate, e della stupenda tomba di Arunte Volumnio, portata anch'essa in corteo.
Come sempre il Parco Bellini ha ospitato il momento clou della serata e della sfilata con lo spettacolo sul tema di Velimna 2010 riproponendo la scena del ritrovamento della tomba con i personaggi dell'epoca interessati al rinvenimento. Molti dei figuranti della sfilata e della performance al Parco Bellini quest'anno, oltre ai ponteggiani legati strettamente a Velimna, venivano da località vicine come Torgiano, Deruta, Corciano e addirittura da Roma (la sottoscritta!), colpiti dalla bellezza e dall'originalità dei costumi etruschi.
In costume antico sono stati anche i “camerieri” di servizio ai tavoli del ristoro etrusco allestiti sempre nell'area del Parco Bellini, dove ha avuto luogo anche la interessante Mostra al Centro Espositivo Velimna con la riproduzione in scala di un modellino di nave oneraria etrusca, i figurini dei personaggi della sfilata e l’esposizione di esempi di ceramica creati da un artigiano di Deruta.
(Seguendo questo link potrete vedere le mie fotografie: Velimna 2010)
La tradizionale cena etrusca sul Ponte Vecchio ha concluso la IX edizione di Velimna, terminando la splendida festa con lo spettacolare e ricco scenario di colori dei fuochi d’artificio che ricadevano sul Tevere!
Tiu