MEX RASNA THUI AME!
Gli Etruschi sono qui!
Sono tornati. Ma sono mai scomparsi davvero? Ne dubitiamo!
Quando si cominciarono a vedere in televisione ed al cinema le prime pellicole con trame che narravano di vicende storiche risalenti ai secoli poco prima e poco dopo Cristo, si chiamavano film fantastici, sandaloni, peplo.
Negli ultimi anni però si è andata accrescendo quella che è via via diventata una passione per migliaia di persone in tutto il mondo: la rievocazione storica e l’archeologia sperimentale al di là delle semplici manifestazioni a carattere folcloristico. Quindi si è sentito il bisogno di mettersi in comunicazione tra "interessati", quantomeno tra quelli a portata di mano e questo ha dato vita a gruppi che si conoscono tra loro e che condividono momenti di grandi cene intorno a un fuoco, di pochissimo sonno, di chiacchierate infinite, di gioco, di divertimenti, di travestimenti ma soprattutto di amore per la storia e per il proprio retaggio tanto da volerne riproporre vari aspetti nel modo piu’ fedele possibile..
L’obiettivo è quello di alimentare quel processo rievocativo la cui conclusione si chiama Ritorno Rasna.
Ci si basa su di un’idea semplicissima: integrare le forze con iniziative coinvolgenti per tutti gli appassionati di rievocazione etrusca con serietà ed allegria grazie anche all'entusiasmo di chi ha deciso di mettere a disposizione il proprio tempo per fare partecipe, motivare, aprire un dialogo con chi non sapeva di avere una passione in comune con tantissimi altri "amici".
Le idee semplici sono spesso le più efficaci. Lo dimostra il fatto ci si prefigge di diventare un punto di riferimento, principalmente nel Lazio, per tutti quegli appassionati che cercano un valido e significativo contributo, non solo accademico, nel campo della rievocazione storica del periodo prima di Roma.
Cosa offrire? Innanzitutto la propria immagine che cerca di essere il più fedele possibile sia nell’aspetto che nei materiali usati, ai dettami dell’epoca e poi la presentazione e la spiegazione di usi e costumi degli Etruschi con particolare attenzione alla vita quotidiana.
Una struttura capace non soltanto di gestire incontri e presenze ad eventi di varia natura (culturali, didattici ecc.), ma anche di portare avanti iniziative: poiché le vie della comunicazione sono praticamente infinite grazie anche all'uso di Internet, si possono avere informazioni in qualsiasi momento tramite la posta elettronica (ritornorasna@reborn.com) o consultando questo blog, in funzione dal mese di ottobre 2009 ed in ed in continua evoluzione oppure collegandosi alla nostra pagina su Facebook.
Appassionati che non si limitano ad «assistere», ma che vogliono mettere in atto e soprattutto condividere la propria fantasia con chi vuole e sa divertirsi in armonia col prossimo.
Ci sono molte strade per giungere a questo, ma con l’aiuto di Tinias se ne conoscono a sufficienza tanto da aiutare non pochi appassionati a percorrerle!
sabato 18 dicembre 2010
domenica 5 dicembre 2010
LA CASA DELLA COLONNA ETRUSCA
Si parla molto di Pompei ultimamente e purtroppo non positivamente. L'incuria dell'uomo ed il trascorrere inesorabile dei secoli stanno lentamente minando le strutture di alcuni degli edifici della straordinaria città sospesa nel tempo a causa della ben nota eruzione del vulcano Vesuvio che la consegno' per sempre alla storia nel 79 d.C.
L'area degli scavi è piuttosto estesa e ci sono davvero pochi intrepidi che possono dire di averla visitata palmo a palmo, almeno laddove recinzioni e divieti non impediscono l'accesso (edifici pericolanti? Mah...).
Tra le meno note e probabilmente meno frequentate "case" che contraddistinguono il carattere di Pompei, ce n'e' una che sarebbe bello visitare. Si trova nell'area della "Regio VI, Insula numero 5, edificio numero 17". Cos'ha mai di tanto interessante? Un solo piccolo particolare: si chiama Casa della Colonna Etrusca. Il nome le e' stato conferito proprio perche' in quello che poteva esser l'atrio dell'abitazione e' murata una mezza colonna tuscanica, uno stile tipicamente etrusco.
Ho trovato in rete un sito molto accurato quanto a fotografie che dedica spazio anche alla singolare casa, basta seguire questo link
Tiu
giovedì 2 dicembre 2010
BANCHETTO RASNA
Larth Kuritianas aveva allestito ai piani superiori un ambiente espositivo per mercanzie varie (vini locali, libri e l'immancabile scelta di calzature d'epoca di Lucina) nonche' una saletta accoglienza dove poter acquistare riproduzioni in terracotta dipinta di nero di graziosi "kantharos" (le famose coppe in a due anse) o calici, eccellente lavoro di un artigiano locale. Inoltre erano messi a disposizione calzature e costumi, cuciti dalla paziente Sekunta, per chi pur volendo partecipare fosse sprovvisto di propri.
Nel frattempo chi era stato ingaggiato per i lavori di contorno, aveva finito di allestire la sala del banchetto apparecchiando i tavoli, alimentando il fuoco nel camino e disponendo le numerose piccole lucerne che sarebbero state l'unica altra fonte di illuminazione.
Gli ospiti sono arrivati alla spicciolata, da diversi paesi delle Marche e non solo, perlopiu' dal tardo pomeriggio e alle 19.00 circa si era tutti pronti per il briefing di Larth che avrebbe fatto luce su quanto stava per accadere. Da quel momento, e devo dire non senza difficolta' interpretative, abbiamo cercato di entrare nei panni di veri commensali etruschi del 333 a.C.
L'ingresso alla sala era vigilato da due guardie armate, mala tempora currunt (sed peiora parantur?), che provvedevano alla sicurezza dei nobili ospiti, e dall'altarino con gli dei protettori cui i commensali lasciavano preghiere e piccole offerte prima di iniziare con i convenevoli.
Una volta all'interno la servitu' provvedeva a far accomodare ognuno al proprio posto. La sala, tra lucerne e camino, era piuttosto fumosa tuttavia l'atmosfera era di vera convivialita'.
Nell'attesa delle portate, la servitu' efficiente e silenziosa, provvedeva a riempire le coppe di vino travasandole da due bellissimi crateri sempre realizzati dall'artigiano delle coppe mentre l'addetto alle lucerne si preoccupava di mantenerle sempre ben fornite di olio e stoppino.
Una graziosa ballerina intratteneva i commensali danzando tra i tavoli al suono di un allegro flauto ed al ritmo dei legnetti.
L'atmosfera antica fornita dalla luce bassa era molto suggestiva... ma creava qualche difficolta' per quel che riguarda le fotografie!
Finalmente i piatti, presentati dal capocuoco, sono stati serviti iniziando da una sorta di antipasto composto da salumi, formaggi conditi con il miele, olive, pere sottaceto, melagrane e le immancabili uova simbolo in questo caso di abbondanza.
Sono seguite lenticchie stufate e pietanze di ottima carne speziata, due tipi, accompagnati da verdure lessate. Infine abbiamo avuto un dolce a base di mela cotta con guarnizione di ciliegie e in piu' un "estro" culinario eccezionale fatto con frutta secca e pane secco tritati insieme addolciti col miele e ricoperti da uno strato di crema di ricotta fredda guarnita da uva passa che dava vita ad una sorta di "gelato" ante litteram.
La serata e' proseguita con i virtuosismi dei giocolieri che ci hanno allietati e sorpresi con le loro performances a base di esercizi con il fuoco (li vedete nei video) nonche' con un analogo del "cottabos" ossia il tiro di una moneta verso un vassoio lontano e garantisco che con quelle condizioni di visibilita' era ben difficile centrare il bersaglio; ciononostante qualcuno e' riuscito nell'impresa!
Con il passare delle ore, l'affievolirsi della luce delle lucerne e quando ormai il fuoco era ridotto ad un cumulo di braci in via di estinzione, i commensali hanno ritenuto che fosse il momento di avvolgersi nelle proprie tebenne e risalire sui carri che li avrebbero riportati alle loro magioni. Alcuni forestieri hanno preferito avvalersi dell'ospitalita' della locanda procrastinando la partenza all'indomani, sperando in un tempo piu' clemente che invece ha deluso le aspettative.
I saluti finali l'indomani in mattinata, con le chiacchiere di prassi davanti a latte caldo, miele e pane all'uvetta e la promessa e la speranza di rivedersi a San Cassiano quanto prima!
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Colgo l'occasione per ringraziare di cuore tutto lo staff di San Cassiano del quale non mi dilungo a far nomi, tanto qualcuno lo dimenticherei, ma sono sicura che chi era li' si riconoscera' nei ringraziamenti.
Un grazie enorme ed uno stimolo a fare sempre meglio al nostro ospite Larth/Luigi che e' promotore degli eventi di Risveglio e con lui la sua famiglia che lo spalleggia in maniera decisamente concreta!
Il prossimo incontro con le genti di Vulci si terrà, se non prima, probabilmente alla fine di maggio sempre nell'incantevole cornice di San Cassiano quindi continuate a seguire le nostre avventure!
Tiu
Link (cliccare sulla descrizione):
- Album fotografico
- Video prove dell'auleta
- Video giocoliere
- Video bolas
- Lancio della moneta
lunedì 15 novembre 2010
ASPETTANDO IL BANCHETTO ETRUSCO...
Il menù filologico sarà servito in varie portate e la serata sarà animata con giochi, musiche e danze, il tutto nella fantastica ambientazione dell’Abbazia di San Cassiano, nel Comune di Fabriano (AN), che già ha ospitato RISVEGLIO, e che verrà arredato ed adattato per l’occasione.
Ogni aspetto della modernità sarà bandito.
Preparatevi a varcare la porta del Tempo…
GLI ETRUSCHI SONO TORNATI!
mercoledì 15 settembre 2010
1840: LA SCOPERTA DELL’IPOGEO
E' il 170° anniversario della scoperta dell'Ipogeo dei Volumni e intorno alla sfilata di “Velimna – Gli Etruschi del fiume” si è creato molto interesse e molta curiosità soprattutto dopo l'"assaggio" lungo Corso Vannucci a Perugia, in cui è stata portata una delle urne della necropoli del Palazzone riprodotte nei laboratori della Pro Ponte, e la partecipazione del gruppo all’ultima edizione del Natale di Roma, esperienza quest’ultima che ha fatto pervenire all'associazione le felicitazioni anche del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Nella sfilata di giovedì 2 settembre le urne portate in parata erano ben sei, ma l'attenzione e la curiosità sono state rivolte maggiormente alla ricostruzione dell'Ipogeo stesso, simbolicamente rappresentato dalle sue capriate, e della stupenda tomba di Arunte Volumnio, portata anch'essa in corteo.
Come sempre il Parco Bellini ha ospitato il momento clou della serata e della sfilata con lo spettacolo sul tema di Velimna 2010 riproponendo la scena del ritrovamento della tomba con i personaggi dell'epoca interessati al rinvenimento. Molti dei figuranti della sfilata e della performance al Parco Bellini quest'anno, oltre ai ponteggiani legati strettamente a Velimna, venivano da località vicine come Torgiano, Deruta, Corciano e addirittura da Roma (la sottoscritta!), colpiti dalla bellezza e dall'originalità dei costumi etruschi.
In costume antico sono stati anche i “camerieri” di servizio ai tavoli del ristoro etrusco allestiti sempre nell'area del Parco Bellini, dove ha avuto luogo anche la interessante Mostra al Centro Espositivo Velimna con la riproduzione in scala di un modellino di nave oneraria etrusca, i figurini dei personaggi della sfilata e l’esposizione di esempi di ceramica creati da un artigiano di Deruta.
(Seguendo questo link potrete vedere le mie fotografie: Velimna 2010)
La tradizionale cena etrusca sul Ponte Vecchio ha concluso la IX edizione di Velimna, terminando la splendida festa con lo spettacolare e ricco scenario di colori dei fuochi d’artificio che ricadevano sul Tevere!
Tiu
giovedì 5 agosto 2010
Sul sito ufficiale del Parco di Veio...
Il link alla pagina si raggiunge cliccando qui
domenica 18 luglio 2010
domenica 6 giugno 2010
VEIO CITTA' DI FRONTIERA
Domenica 6 giugno nei locali della scuola C. Alvaro, che ci aveva accolti anche in dicembre, si e' svolta una simpatica manifestazione che vedeva congiunti la cooperativa Climax (operante nella vicinissima Valle dell'Insugherata) e gli studenti della classe elementare. Il tema erano appunto gli Etruschi ed in particolare la localita' che un tempo fu Veio come: "Veio città di frontiera". Insegnanti ed alunni, coadiuvati egregiamente dallo studioso Stefano Cardarelli (il nostro lauchme Larth Tulumnes) hanno realizzato dei pannelli ognuno dei quali descriveva un aspetto della civilta' etrusca: la religione, la ceramica, la scrittura ecc. I pannelli erano variopinti e pieni di fotografie ed immagini per rendere piu' scorrevole la consultazione e quindi l'approccio con tutte le notizie scritte. In piu' nel mezzo della sala, era esposto il lavoro finale: un plastico diviso in due sezioni del territorio veiente. Il primo, piu' piccolo, era la trasposizione in scala del famoso "Ponte Sodo", una galleria in parte naturale ed in parte artificiale realizzata per favorire il deflusso del Cremera durante le piene, impedendone lo straripamento. Il secondo, piu' esteso, comprensivo di tutta l'area dell'antica citta' fino alla sua estensione piu' recente che comprende anche il borgo dell'Isola Farnese. Le varie localita' sul plastico erano segnalate da piccoli cartelli con le foto dei luoghi nonche' una didascalia che ne rendesse piu' semplice il riconoscimento.
Le persone che hanno assistito hanno partecipato molto, intervenendo con domande, considerazioni, conversazioni che poi si sono protratte anche oltre la mia esposizione.
Come sempre e' possibile vedere le fotografie relative cliccando l'immagine sottostante!
Tiu
Ritorno Rasna 6 giugno 2010 |
mercoledì 2 giugno 2010
RISVEGLIO
Missione compiuta!
I partecipanti sono arrivati alla spicciolata perlopiu' entro il venerdi' sera indossando appena possibile i costumi per poi raggiungere la locanda, che avrebbe in seguito ospitato la cena e tutti i pasti, per un primo incontro esplicativo. Man mano arrivavano Etruschi, Celti, Greci e Piceni, con purtroppo una forte mancanza di elementi femminili, fermo restando che le pochissime donne presenti si sono date da fare lo stesso nel ruolo che ricoprivano!
I ruoli purtroppo non consentivano a tutti di seguire totalmente la trama dell'episodio di rievocazione che tuttavia ha compreso assassinii, schermaglie, battaglie vere e proprie nel tentativo di proteggere la citta' di Vulci.
Dal canto mio, come sacerdotessa, mi occupavo del tempio di Turan e Laran nei locali del primo piano dividendo i grandi spazi con la zona mercato, dove esponevano le loro mercanzie la guaritrice, il gioielliere, il venditore di lucerne e l'immancabile Anna "Lucina" con le sue fantastiche calzature d'epoca fatte a mano, e la "bisca" dove dopo cena qualcuno saliva a giocare alla luce delle lanterne in attesa che succedesse qualcosa all'esterno. Le lucerne e le candele l'hanno fatta da padrone per tutto il tempo, la luce elettrica era concessa solo quando si tornava nelle proprie stanze per dormire! Per il resto ogni tecnologia era proibita o opportunamente occultata (fin dove possibile ovviamente: i lampadari ed i termosifoni non sono stati smontati!). Al piano mezzanino c'era l'accesso alla splendida chiesa trecentesca, nella cripta della quale erano ospitate la pizia con la sua serva e l'ingresso all'Ade dove Charun aspettava i personaggi uccisi per... dar loro una seconda opportunita' concedendo di continuare l'evento con una nuova identita'.
Al pian terreno c'era la bellissima sala del consiglio, dove lo zilath di Vulci teneva udienza amministrando la giustizia e ascoltando i rendiconti di tutti i responsabili della citta' e della dodecapoli, compresi quelli delle guardie e degli ospiti stranieri.
Poi c'era la cucina, i cui cuochi ci hanno servito carne, vino e cereali preparati secondo i dettami della cucina etrusca, e la sala designata come locanda e riscaldata (e la sera faceva veramente piacere!) da un bel camino. La locanda dava sull'esterno ed uscendo ci si trovava in un giardinetto adibito all'uso dei sacerdoti dedicati all'aruspicina dove pero' abbiamo anche festeggiato con danze e giochi.
Scendendo ancor piu' in basso c'era il locale armeria con elmi (tipo negau perlopiu') ed armi di vario genere, tutte rigorosamente messe in sicurezza da imbottiture.
L'esterno, essendo uno spazio privato e non di passaggio se non per qualche escursionista, era immerso nel verde con la compagnia di uno scrosciante ruscello poco piu' in basso: si era totalmente isolati da contatti esterni essendo appunto la tenuta in aperta campagna... beh, in aperta collina ad essere precisi!
Non c'era una vera trama portante, al di la' di qualche doveroso spunto la reinterpretazione era lasciata poi a tutti i rievocatori che hanno interpretato la loro parte calandosi totalmente nei panni delle figure che rievocano normalmente negli eventi di rievocazione.
Ovviamente si e' creata un'atmosfera di amicizia e complicita' fin da subito rendendo "RISVEGLIO" una possibilita' rievocativa da riproporre l'anno prossimo se non prima.
Approfitto per ringraziare di cuore Larth/Luigi e tutto lo staff della Tenuta San Cassiano per averci dato questa rara opportunita' sperando di ripetere l'evento quanto prima e magari con piu' ospiti!
Tiu
Questo il link alle mie foto dell'evento: Risveglio maggio 2010
Questo il link alle foto di Marce: Risveglio 05/2010
sabato 1 maggio 2010
lunedì 26 aprile 2010
Passeggiata lungo la via Francigena nel territorio Formellese
In mezzo ad una natura tanto rigogliosa e' difficilissimo immaginare una diga che nei punti piu' alti poteva raggiungere i 20 o 30 metri. Il bacino generato era un'importante riserva idrica dove l'acqua era un bene prezioso tantopiu' che con il tempo iniziava a scarseggiare. Il bacino consentiva all'acqua di decantare e quindi purificarsi dalle impurità che finivano sul fondale. Inoltre a sua volta alimentava un certo numero di condotti idraulici che facevano raggiungere all'acqua i punti di utilizzo. Per la realizzazione dello sbarramento-diga, il materiale da costruzione venne scavato nelle immediate vicinanze. Sono visibili anche gli intagli dei mattoni pronti per essere estratti dal banco tufaceo. I pochi blocchi presenti ancora oggi, adagiati sulle rive del torrente, sono comunque in grado di dimostrare l'importanza e la maestosità dell'opera anche se purtroppo, come spesso accadeva in passato, una volta che il sistema era andato in disuso se ne "riciclavano" i materiali per altre costruzioni.
La visita ha consentito di percorrere uno dei cunicoli d'accesso, scavati interamente a mano, allo sbocco dell'acquedotto: veramente suggestivo! Tantopiu' che per un errore di calcolo il cunicolo che si percorre e' molto piu' alto del consueto poiche' originariamente era stato scavato piu' in alto. Infatti e' evidente poi il brusco cambiamento di direzione verso il basso dove si interrompe lo scavo precedente.
Proseguendo con attenzione per via del terreno reso molle e tremendamente scivoloso a causa delle piogge precedenti si raggiunge il sommo di un colle denominato Monte Michele dove, non sempre graziate da un'accurata pulizia della vegetazione incombente e locate in un terreno adibito a pascolo (con tutte le conseguenze che questo comporta...), ci sono i resti di alcune tombe gentilizie del VII sec. La piu' importante e' quella detta "del Principino". Se ne distinguono almeno tre vani: il piu' grande era destinato ad uso padronale, dei due piu' piccoli uno era dedicato alla sepoltura di una infante, l'altro a quella di un giovane di non piu' di vent'anni la cui urna fu adagiata su un carro e seppellita con un ricco corredo di armi, gioielli e suppellettili da cui poi derivo' la denominazione della tomba. Nei dintorni quel che resta di altre tre sepolture, anch'esse piuttosto male in arnese, nelle quali pero' sono stati trovati reperti importanti che sono purtroppo ancora in attesa di essere esposti.
Tornando indietro verso il punto di partenza, un'ulteriore occhiata ad una grotta che in realta' e' l'ennesimo canale dell'acquedotto deformato dall'erosione geologica dei secoli tanto da aver perso l'aspetto del cunicolo.
Disponendo della conoscenza del territorio comunque e' possibile fare questa escursione anche personalmente avendo comunque l'accortezza di avvertire i proprietari del terreno (i gestori del parco naturale "La Selvotta").
Di seguito una breve galleria fotografica dei luoghi visitati, ma vi consiglio di farci voi stessi una scampagnata!
Tiu
P.S. Cliccando sullo slideshow fotografico si aprira' una pagina con le foto in miglior risoluzione!
sabato 10 aprile 2010
ROMAE DIES NATALIS MMDCCLXIII
CORTEO STORICO INTERNAZIONALE E VARIE ESIBIZIONI DI GRUPPI DI RICOSTRUZIONE STORICA PERIODO ANTICA ROMA
Programma eventi (puo' essere soggetto a cambiamenti)
Sabato 17 aprile
Ore 09.00 - Apertura di Porta Appia
Dalle 11.00 alle 17.00 - Ludi gladiatori (Circo Massimo)
Ore 18.00 - Convegno dei gruppi di ricostruzione
Domenica 18 aprile
ore 11.00 - Partenza dal Circo Massimo della grande parata lungo Via dei Fori Imperiali
ore 16.00 - Rappresentazione di una battaglia tra legionari e barbari al Circo Massimo
Lunedì 19 aprile
dalle ore 09.00 alle ore 14.00 - apertura del Castrum al Circo Massimo per le scuole
ore 18 - Testamentum augusti (Circo Massimo)
Martedì 20 aprile
dalle ore 09.00 alle ore 14.00 - apertura del Castrum al Circo Massimo per le scuole
ore 16.00 - convegno culturale “Fondazione di Roma, tra leggenda e realta”
ore 18.00 - la familia romana (Circo Massimo)
Mercoledì 21 aprile
dalle ore 09.00 alle ore 14.00 - apertura del Castrum al Circo Massimo per le scuole
ore16.30 - rappresentazione del tracciato del solco (Circo Massimo)
ore 18.00 - rito della Palilia
ore 21.00 - chiusura manifestazione
GRUPPI PARTECIPANTI
GRUPPO STORICO ROMANO Roma
COHORS V PRAETORIA Plzen Rep. Ceca
ROMAN MILITARY RESEARCH SOCIETY Brindley Ford England
MEMORIAE MILITES Cagliari Italy
LEGIO IIII FLAVIA FELIX Sanluri (CA) Italy
COHORS II MATTIACORUM EQUITATA Mosca Russia
LEGIO VI VICTRIX COHORS II CIMBRIA Lading Denmark
LEGIO XXI RAPAX Scharbeutz Germany
TERRA DACICA AETERNA Cluj Romania
DECIMA LEGIO Roma Italy
ASSOCIAZIONE CULTURALE CISALPINA Torino Italy
CONFEDERAZIONE TEUTA LINGONES Bondeno (FE) Italy
THE ROMAN MILITARY SOCIETY OF IRELAND Cork Ireland
LEGIO XII - FULMINATA Cesena Italy
DANZA ANTICA E ANTROPOLOGIA SOCIALE Villadose (RO) Italy
GRUPPO ARCHEOLOGICO BRESCELLESE Brescello (RE) Italy
COLONIA IULIA FANESTRIS Fano (PU) Italy
IMAGO URBIS Civitavecchia (RM) Italy
PRO PONTE ETRUSCA ONLUS Ponte S. Giovanni (PG) Italy
ARS DIMICANDI Pontida (BG) Italy
LEGIO II PARTHICA SEVERIANA ALBANA Albano Laziale (RM) Italy
SULIIS AS TORC Bolzano Vicentino (VI) Italy
AUGUSTUS CAESAR PRAETORIA Vaison La Romaine France
GRUPPO ARCHEOLOGICO OSTIGLIESE Ostiglia (MN) Italy
ROMARS Roma Italy
GRUPPO STORICO "VILLA ADRIANA" Villa Adriana (RM) Italy
LEGIO III AUGUSTA Sassari Italy
LEGIO XIV-COHOORS V CASINUM Cassino (FR) Italy
ASSOCIAZINE CULTURALE LEGIO VI FERRATA Borsea (Rovigo) Italy
VICVS AQUVAE MATTIACORUM Germany
GUARDIE GEPIDI Romania
NINFE DACIE Romania
LEGIO XI CPF Belgio
XXX LEGIO ULPIA TRAIANA Albano, Roma, Italy.
Vi aspettiamo!
Tiu
giovedì 1 aprile 2010
Oggi l'uovo perfetto deve essere bello da vedere, buono da mangiare ma soprattutto che non lasci delusi alla vista della sorpresa.
Chissa' cosa ne avrebbero pensato i nostri amati avi buongustai!
giovedì 28 gennaio 2010
Archeologia gastronomica: rievocando l'acquacotta
martedì 12 gennaio 2010
Rievocando ricette antiche.
Dal I secolo a.C, i romani Varrone e Catone usano 'porcus' cioè maiale al posto di 'sus', 'agnus' cioè agnello al posto di 'ovis' cioè pecora e 'vitulus' cioè 'vitello' al posto di 'taurus' vale a dire 'toro'.
Se consideriamo che per il rito venivano utilizzate le interiora degli animali, del resto che si faceva? Si buttava? Ma nooo... Basta scegliere animali dalle carni più tenere e viene fuori ciò che potete apprendere seguendo il seguente mio esperimento: