Fioriti veramente dall’VIII-VII secolo a.C., gli Etruschi rappresentano forse l’unica civiltà dell'Italia dell'epoca con abbastanza energia da intraprendere una pratica espansionistica spinti da crescita economica e volontà di dominio, ed incontrando una resistenza quasi nulla sul territorio. Tanto che già nel VII-VI sec. a.C. gli Etruschi erano arrivati a coprire un’area che comprendeva tutto il centro Italia dalla Pianura Padana al nord della Campania, e forse anche più giù.
La loro attività commerciale sul mare giunse in quasi tutto il Mediterraneo, entrando in competizione, e non sempre in maniera pacifica, con le altre popolazioni presenti nello stesso bacino, in particolare i Greci ed i Fenici, che si vedevano privare di porti e zone di commercio che erano oramai stabili da tempo.
Purtroppo una grossa pecca della società degli Etruschi fu quella di non avere al suo interno una forte identità nazionale. Nonostante la stretta collaborazione che legava spesso le città stato rette da lucumoni, tanto che le città si riunivano in gruppi di dodici per discutere nuove imprese ed eleggere dei rappresentanti, in definitiva ogni città decideva per suo conto leggi, impegni politici ed economici, e questo alla lunga li portò alla rovina.
Il massimo dello sviluppo culturale e militare si ebbe all’incirca nel VI sec. a.C. quando riuscendo ad annettere anche la Corsica, divennero i signori incontrastati del mar Tirreno.
Alleandosi con le popolazioni Cartaginesi, per lungo tempo gli Etruschi riuscirono a tenere sotto controllo l’espansione delle colonie greche, ma dopo il V sec. a.C. ci furono dei radicali cambiamenti che videro passare nelle vene delle colonie greche quella inarrestabile spinta alla crescita che prima aveva caratterizzato la popolazione Etrusca, mentre quest’ultima, giunta all’apice della sua parabola di crescita e sviluppo soffriva di una staticità passiva, sia a livello politico che culturale.
Anche nel Lazio era sorto un nuovo pericolo: la città di Roma, un tempo dominata da una dinastia etrusca, si era resa indipendente ed aveva cominciato una propria politica espansionistica.
L’inizio della parabola discendente degli Etruschi, popolazione tanto evoluta e raffinata, iniziò all’incirca nel 474 a.C., quando i Greci, guidati dalla città di Siracusa, sconfissero di fronte alla colonia greca di Cuma la flotta etrusca, aprendo la strada a saccheggi e pirateria, per poi prendere il controllo definitivo del mar Tirreno. Fiaccate dalla continua lotta contro l'astro nascente di Roma, che spingeva per ottenere sempre nuovi territori, anche a livello della terra ferma le cose per le città etrusche non andavano per il meglio. Le popolazioni campane cominciarono una rapida riconquista della proprie terre, mentre dal nord scendevano le popolazioni celtiche provenienti d’oltre alpe.
Già attorno al IV sec. a.C. la prima fiorente potenza commerciale e militare dell’Etruria, si era ridotta a citta' arroccate all’interno delle loro mura per difendere i loro territori nell’originaria Italia centrale. Circa nel 390 sec. a.C., con la conquista di Veio da parte di Roma, si ha l'inizio di una forte crisi economica e sociale da cui gli Etruschi non riuscirono a sollevarsi mai più; quando infine le popolazioni galliche giunsero a premere sui confini dei territori di Roma e di quello che restava dell'impero Etrusco, fu normale l'unione delle forze per combattere l'invasione.
Perdendo l’indipendenza politica si concludeva così la storia di un popolo che per secoli era stato il padrone incontrastato del suo territorio e la cui cultura per tutto il tempo rimase profondamente impressa nella storia della Roma conquistatrice.
SCHEMA CRONOLOGICO DELLA STORIA ETRUSCA (computo approssimativo redatto dall'Istituto Cavour)
900-750 a.C. Circa - Sviluppo di villaggi Etruschi nell'area dell'odierna Toscana.
750-600 a.C. - Le colonie greche, loro principali partner commerciali, esercitano forte influenza nello sviluppo delle nuove urbanizzazioni Etrusche.
616 a.C. - Tarquinio Prisco diventa il primo Etrusco a comandare su Roma
550 a.C. - Fondazione di alcune città nella pianura Padana e espansione verso la Campania.
535 a.C. - Il controllo della Corsica segna il punto più elevato dell'espansione Etrusca.
509 a.C. - La caduta della dinastia Tarquinia in Roma segna l'inizio del declino della civiltà Etrusca.
396 a.C. - Il Sacco di Veio, dopo un assedio decennale, sancisce la fine della lunga guerra con Roma. Alcune Lucumonie restano indipendenti.
265 a.C. - Capitolazione di Velzna, ultima città etrusca ad arrendersi allo strapotere romano.
Thanacvil
Nessun commento:
Posta un commento