Con santa pazienza mi sono messa al lavoro su internet ed ho cercato tempi ed orari delle lezioni che riguardassero la materia a noi tanto cara: etruscologia.
Sono stata anche fortunata poiché partiva un corso di etruscologia proprio in quei giorni. Certo, la possibilità di iscriversi all'università per un bel corso di archeologia sarebbe favolosa, ma fuori dalle possibilità socio economiche di chi scrive e quindi mi sono intrufolata cercando di non darlo troppo a vedere.
Alle nove di mercoledì mattina quindi, mi sono presentata all'aula Odeion del museo di storia classica della Sapienza e mi sono seduta tranquilla, mentre attorno a me persone di varie età discorrevano tra di loro in gruppetti. La prima cosa di cui mi sono resa conto è stata di sentirmi un pesce fuor d'acqua, sensazione anche più chiara quando è arrivata la professoressa in carica esordendo: “Ci si vede di fronte alla porta del museo di archeologia Italia”. Per tutta risposta gli studenti hanno semplicemente preso le loro cose per poi avviarsi verso il luogo dell’appuntamento, mentre io non sapevo nemmeno che esistesse praticamente un museo dentro al museo.
Mi sono accodata con nonchalance, esternando una calma e una sicurezza che ero abbastanza lontana dal provare. Detto tra noi, spero che le mie occhiate rapite su alcuni dei reperti esposti siano state ignorate altrimenti l'impressione di estraneità sarà stata anche loro oltre che mia!
La lezione è stata tenuta dalla professoressa Gilda Bartolotti, donna non giovanissima ma decisa e competente, che ha iniziato subito esibendosi in un’attenta disquisizione sullo scavo in corso a Veio e sul rapporto che incorreva tra Veio e Roma, di fatto estremamente conflittuale che portò comunque alla fine della città etrusca e ad una vittoria schiacciante di Roma.
Da qui mi sono sentita un po’ persa dal momento che non era esattamente quello che mi aspettavo “frequentando” un corso base. Quello che viene detto è estremamente interessante, ma mi mancano le basi; non riesco a seguire i riferimenti che gli altri studenti, chiaramente tutti al secondo o terzo ciclo, a questo punto non so nemmeno io, sanno già. La cosa si complica quando la professoressa comincia a fare riferimenti a scavi effettuati o studi precedenti lasciandomi perplessa a pensare che mi sarebbe piaciuto aver fatto parte di tante esperienze.
Alla fin fine comunque sono riuscita a conoscere delle interessanti notizie sulla riscoperta di Veio come centro etrusco dal 1850 circa, sul fatto che al momento sono in corso degli scavi in località Pian di Comunità che mirano a provare la presenza in quel sito di scavo del tempio di Giunone Regina che si suppone essere stato estremamente attivo in Veio nel VII-VI sec. a.C.
Soprattutto ho potuto avere accesso ai titoli di alcuni libri estremamente interessanti e consigliati che vi elenco di seguito nel caso anche voi vogliate cimentarvi:
"Etruscologia", Pallottino, ed. Hoepli, Milano, 1983 – (il prezzo si aggira sui 36 euro, ma su alcuni siti on line si trova anche un poco scontato).
"Introduzione allo studio dell’Etrusco", Cristofani M. Firenze 1991 (questo costa sui 23 euro e per il momento pare lo vendano scontato).
"Etruschi. Le antiche metropoli del Lazio", Torelli M. e Moretti A.M. Electa Milano 2008 (sui 40 euro ma non credo sia indispensabile come inizio).
"L'abitato di Veio: fosse cisterne e pozzi", di G. Bartoloni, ed. Iuno (libro scritto dalla docente, prezzo medio 45 euro).
"La cultura villanoviana, all'inizio della storia Etrusca", di G. Bartoloni, ed. Carocci (costa solo 19 euro e che quindi è tra i più accessibili).
Per tirare le somme di questa esperienza di infiltrata universitaria, mi sono accorta di aver praticamente sbagliato corso, visto che ne esiste sì uno base, ma tenuto in una località per me non altrettanto comodamente raggiungibile. E’ quindi improbabile che riesca a seguire, fosse anche come infiltrata. Ma è stato bello, appassionante e magari all’occasione potrei partecipare ad altre lezioni, nonostante la mancanza delle basi che mi sarebbero utili per comprendere meglio questo corso avanzato.
Alla prossima missione dell'infiltrata Thanachvil!
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